L’Italia e l’Europa devono lavorare insieme per arrestare la crepa aperta ad Atene dalla speculazione nella tenuta della moneta unica e per volgere l’emergenza nella straordinaria occasione di dare finalmente all’Unione europea un governo politico comune dell’economia e della finanza’’. Lo afferma in una nota il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. ‘’La strada per salvare l’Euro e la nostra economia e’ obbligata – sottolinea Pittella – anche in Europa occorre un’assunzione di responsabilita’, si devono conferire piu’ poteri alle istituzioni democratiche europee, si nomini un Commissario alle Finanze dell’Unione nell’ambito della Commissione europea con poteri effettivi, rinunciando all’autonomia fiscale dei singoli Stati, si assegni alla Bce il giusto ruolo regolatore e di sorveglianza di una vera banca centrale, si varino Eurobond per alleggerire il carico del debito di tutti i paesi membri e per reperire nuove risorse da investire nella crescita’’. ‘’Il governo italiano da parte sua si sbrighi a fare quello che ha promesso nella lettera all’Ue senza perdere ulteriore tempo – incalza Pittella – poi si avviino le dismissioni del patrimonio pubblico, si introduca una imposta patrimoniale per alleggerire la pressione fiscale su imprese e famiglie, si introducano serie misure anti evasione come fu fatto dal ministro Visco nel primo governo di centrosinistra, no ai condoni che servono solo a premiare i furbi e a tagliare le gambe all’amministrazione finanziaria e infine un serio recupero della tassazione dei capitali all’estero’’. ‘’Berlusconi e il suo governo hanno dimostrato di non avere la capacita’ politica e personale per fare tutto questo, percio’ ogni minuto che restano e’ un nuovo colpo per l’Italia” conclude l’europarlamentare del Pd.