Un “buon risultato” per le PMI europee dopo il voto in commissione ECON sul progetto di relazione dell’On. Karas sul pacchetto CRD IV quello che ha permesso di “evitare che il processo di deleveraging non si concentri sui crediti erogati alle imprese e in particolare su quelli erogati alle piccole e medie imprese” dichiarano in una nota congiunta Gianni Pittella, primo vice presidente del Parlamento europeo, Leonardo Domenici, membro della commissione Economica, e Roberto Gualtieri, membro sostituto della stessa commissione. “Per tali imprese il credito bancario rappresenta la principale, talvolta unica, fonte di finanziamento ed il finanziamento stabile dell’economia reale, e in particolare delle PMI, è una condizione fondamentale per il successo della ripresa economica europea e della futura crescita. La ponderazione del rischio connesso all’esposizione delle istituzioni finanziarie con le PMI è tanto importante per la determinazione della quantità di capitale che deve essere accantonato per i prestiti a favore delle piccole e medie imprese in quanto influenza il costo del credito. In questo contesto, il compromesso raggiunto sull’articolo 118 ha previsto una riduzione del peso del rischio per le esposizioni verso le PMI a circa il 57%. Per le esposizioni invece verso persone fisiche, è fissato un fattore di ponderazione del 75% fino ad un massimo di 2 milioni di euro. Il Gruppo S&D ha insistito per un trattamento identico per le persone fisiche e per le PMI con una ponderazione del rischio del 57% affinché le attività imprenditoriali non si trovassero in condizioni di svantaggio.”