L’Ue non chiuda gli occhi di fronte alle violenze perpetrate in Venezuela negli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti. L’Alto rappresentante per la Politica Estera dell’Unione, la Baronessa Ashton, condanni ufficialmente le violazioni dei diritti fondamentali, ricordando al governo venezuelano che è tenuto a garantire la sicurezza di tutti i cittadini del Paese, a prescindere dalle opinioni e affiliazioni politiche. L’Unione europea dovrebbe valutare misure concrete da prendere nel caso in cui il governo venezuelano perseverasse nella violazione delle libertà civili continuando così a minare la sicurezza dei tanti cittadini europei residenti nel Paese.
Lo scrive in una interrogazione inviata al Commissario Ashton il vice presidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella.
La situazione negli ultimi giorni sembra peggiorare e molte associazioni che si battono per la difesa dei diritti umani in Venezuela denunciano torture e abusi sessuali operati delle forze militari contro i civili. Si utilizza così la violenza per limitare la libertà di espressione degli studenti, dei giornalisti, dei leader dell’opposizione e degli attivisti pacifici, che dall’inizio delle manifestazioni vengono sistematicamente perseguitati ed arrestati. Una situazione – conclude Pittella – che non può lasciare indifferente l’Unione Europea