L'Europa in Prima Persona

Rehn si accanisce contro Italia. Perché non parla di Germania, Francia e Spagna?

“Olli Rehn persevera nel suo accanimento contro l’Italia. Siamo uno dei pochi Paesi ad essere usciti dalla procedura di deficit eccessivo, ed ora Rehn pensa di aprire una nuova procedura contro l’Italia non per sforamento del deficit ma per gli squilibri della nostra economia. Rifiuto qualsiasi atteggiamento vittimistico ma questo è accanimento terapeutico. La ricetta impartita dalla Commissione fatta di austerità ha portato l’economia italiana sull’orlo del baratro ed ora proprio la Commissione ci rimprovera di non essere abbastanza competitivi”. Lo dichiara Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo ed esponente del Partito democratico, commentando la presentazione delle analisi approfondite della Commissione europea sugli squilibri macro-economici degli Stati membri.

“Nella sua analisi – continua Pittella – Rehn si è casualmente dimenticato della Germania che ha un deficit mostruoso per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti. Si è anche dimenticato che Francia e Spagna continuano, a differenza dell’Italia, a non rispettare gli obiettivi di bilancio già sottoscritti. Si è invece ricordato della Slovenia e della Croazia e, come al solito, dell’Italia”.

“E’ proprio questa Europa tecnocratica, forte coi deboli e debole coi forti – conclude il vice presidente vicario del Parlamento europeo – che alimenta populismi euroscettici nei nostri elettori”.

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