L'Europa in Prima Persona

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Riformare Italia significa avere forza per cambiare l’Europa

Qui si fa l’Europa o si muore. Non c’è una terza via. Illuderci di poter continuare ad avere un’Unione europea delle banche, dei burocrati, dei veti e dei vincoli, un’Ue degli altissimi principi ma delle decisioni tardive e velleitarie, significa consegnare le chiavi del nostro futuro nelle mani di populisti ed estremisti. L’Unione europea – ha...

Rehn si accanisce contro Italia. Perché non parla di Germania, Francia e Spagna?

“Olli Rehn persevera nel suo accanimento contro l’Italia. Siamo uno dei pochi Paesi ad essere usciti dalla procedura di deficit eccessivo, ed ora Rehn pensa di aprire una nuova procedura contro l’Italia non per sforamento del deficit ma per gli squilibri della nostra economia. Rifiuto qualsiasi atteggiamento vittimistico ma questo è accanimento...

Ucraina: sanzioni contro Russia solo se fallisce via diplomatica

L’Europa e la comunità internazionale devono lanciare una controffensiva diplomatica che tenga dentro la Russia e che abbia come fine ultimo quello di preservare il diritto all’integrità territoriale dell’Ucraina. Un Paese che, al di lá della questione Crimea, ha estremo bisogno di sostegno finanziario. Un Paese che rischia la bancarotta e...

Ucraina: Italia in prima linea a garantire intervento pace Ue

Questo è il momento. L’Ue deve dimostrare ora, di fronte al pericolo della guerra in Ucraina, di essere un fattore attivo di pace, di speranza e dialogo tra Kiev, Mosca e Washington. Questo è il nuovo modello d’Europa che oggi il premier Matteo Renzi ha richiamato durante il congresso del Pse a Roma. Il governo italiano sia quindi in prima linea a...

Ucraina: crisi non finita. Ue resti a monitorare

“La crisi in Ucraina non è finita e potrebbe riservare sorprese pericolose. C’è bisogno di garantire che l’accordo siglato venga rispettato per davvero, che ci siano elezioni corrette e democratiche, che l’Unione europea sarà in grado di seguire e controllare. Ogni assenza dell’Europa è un problema, ma adesso che l’Europa...

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